Carteggio

Zattini (don) Luigi | 04/06/1907 | n.1769

Lettera | Emilia-Romagna

Trascrizione CCM

Bertinoro [FO] 5 giugno 1907

Cariss(i)mo sig. zio

Mariuccia continua nelle sue alterazioni nervose, nella idea fissa della persecuzione. Talvolta si manifesta in essa un rapido succedersi di idee sconnesse, come anche illusioni ed allucinazioni di tutti i sensi per lo più nelle ore notturne, che passa insonni nonostante gli ipnotici che ogni sera le vengono somministrati. Il medico ha dichiarato di non volere alcuna responsabilità per il fatto che potessero in seguito verificarsi a danno suo, delle persone o delle cose perché era ed è di parere che la Mariuccia dovrebbe essere chiusa in un qualche stabilimento per curarla per impedire qualunque disgrazia. La responsabilità me la sono presa tutta io. Per questo essa non resta mai sola e si sono nascosti tutti gli oggetti dei quali potrebbe abusare in caso di sinistra impulsività a danno suo o di altri. S(uo)r Giuseppina impressionata dallo stato di Mariuccia cominciò a star poco bene e dovetti farla accompagnare al Convento della Badia perché rimanesse colà per rifarsi dello strapazzo delle notti passate insonni. Due suore dello stesso convento ci fanno la muta per assistere di giorno e di notte la Mariuccia che non vuole neanche di notte star in letto, e va in giro per le camere ed alla finestra dicendo di aver bisogno di aria e di moto. Nello stato presente di cose si sono fatte pratiche perché venga accolta nella casa di salute di Faenza ma non è stato possibile perché non si vogliono creare noie agli altri ammalati. Le case di salute per sifatte malattie non si sa ove trovarle. Il prof. Teti di Faenza avrebbe indicata una a Pesaro molto distante dal manicomio ma per noi suona terribile e luttuoso quel nome di Pesaro e però neanche ricordarlo a Mariuccia. Si è pensato ora di far pratiche a Bologna ma temo che anche colà non si riesca. Intanto è un continuo crescendo lo stato di alienazione nella Mariuccia e comincia a farsi pericoloso per chi l’accosta. Io preveggo che o presto o tardi si dovrà venire a qualche altra risoluzione se non si potrà mettere in una casa di salute. Qui in casa con l’idea fissa di persecuzione che si fa gigante sempre più, non è possibile che ritorni calma. Io (secondo lei) sono il capo della congiura per avvelenarla od ucciderla in diversi modi, quelli che sono qui o capitano in casa (fatta eccezione della Bina che gode finora la più ampia fiducia) sono congiurati e cospirano contro di lei d’accordo con me. Con questa fisima che gravemente l’agita deperisce sempre più in salute e si rende molesta a tutti. Veda dunque che senza cambiare ambiente non potrà mettersi in calma. Tanti saluti da Bina e dall’aff(ettuosissi)mo suo nipote d(on) Luigi Zattini.

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