Casa Artusi con DON PASTA alla Biennale di Venezia
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Casa Artusi e il Prof Alberto Capatti (Comitato Scientifico di Casa Artusi) sono con Don Pasta alias Daniele de Michele (Premio Marietta ad honorem 2015 di Forlimpopoli Città Artusiana)
il 6 SETTEMBRE 2018 alla Biennale di Venezia 75° Mostra internazionale d'arte cinematografica - per la presentazione del suo docu film "I VILLANI".
Partecipano alla presentazione dj, cuochi, vj, produttori, vignaioli, birraioli artigianali e la partecipazione straordinaria dell' Associazione Mariette con la Piadina Romagnola fatta a mano
Una cena/spettacolo prima e dopo il film nella villa degli autori, pensata in parte come istallazione artistica e degustazione di un menù villano pensato in modo coerente con il tema, che è la cucina popolare.
Ingresso ore 20,30
Ricerca sul Cibo Villano (a cura di Maurizio Raselli – 3Rane – Lecce)
Lingua al bagnet, Cavallo con fave e cicorie, Baccalà, patate e olive, Burrata, olio, basilico, Piadina fatta a mano (con strutto) preparata dall' Associaziione delle Mariette, con capocollo Santoro di Martinafranca
Vino Vigneti Reale Lecce Birra artigianale Birranova (Puglia)
ore 21,30 Proiezione I VILLANI - docu film di Daniele De Michele - Malia Film e Rai Cinema
Discussione con Alberto Capatti (Sociologo dell’alimentazione – Comitato Scientifico Casartusi) e Paolo Cacciari (Giornalista, politico ed esperto di Altra Economia) moderata da Maurizio Di Rienzo
ore 23 Live-set
Donpasta – Food Sound System
Con Marco Messina (dj), Antonello Carbone e Davide Di Gandolfo (vj)
Con la partecipazione di Salvatore Fundarò (voce e chitarra)
I VILLANI : La cucina popolare italiana, amata e imitata in tutto il mondo, sta morendo. Ma in tanti provano a salvarla. Il film segue quattro personaggi dall’alba al tramonto, da inizio a fine giornata di lavoro. Il passare delle ore scandisce la presentazione di ogni personaggio. Li si vede inizialmente nei loro spazi, nelle loro mansioni, per poi addentrarsi nelle loro difficoltà quotidiane. Al calar del sole emerge la soluzione, attraverso la loro etica, il loro sapere, la comunità che creano, l’eredità che lasciano. Sono stati scelti quattro personaggi che potessero rappresentare la cucina italiana, rispettando le varie caratteristiche che la compongono: Nord e Sud, uomini e donne, giovani e anziani. Quattro “villani” che parlano di agricoltura, pesca, allevamento, formaggi e cucina familiare. Quattro personaggi che nel loro fare quotidiano rappresentano la sintesi delle infinite resistenze e reticenze ad adottare un modello gastronomico e culturale uguale in tutto il mondo. Quattro personaggi con le loro famiglie per poter verificare se la cucina italiana sia ancora un patrimonio vivo, se il passaggio di informazioni tra generazioni esiste ancora, se la cucina italiana così come l’abbiamo ereditata si salverà o scomparirà.