Artusi, che storia! Workshop di comunicazione del cibo

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Essere un centro di cultura gastronomica significa avere a cuore la creazione di spazi dediti agli infiniti significati del cibo paralleli alla cucina

Il cibo non è mai solo cibo, la cucina è alchemica perché in grado di suscitare in noi nuove informazioni, ricordi e legami indissolubili con le nostre identità

Nel workshop che abbiamo coordinato "Artusi che storia" per le attività del Laboratorio Aperto Parma abbiamo invitato Martina Liverani, giornalista enogastronomica a condividere con i presenti pochi e semplici consigli di scrittura del cibo avendo come punto di riferimento l'esempio di Pellegrino Artusi

Giovanna Frosini, Ordinaria di storia della lingua italiana e componente del comitato scientifico di Casa Artusi, con i contributi: "Un'idea di Italia a tavola" e "Dove va la lingua del cibo" ha permesso di approfondire il ruolo di Artusi nella costruzione di una lingua comune e di capire quali sono le riflessioni attuali nell'ambito linguistico-gastronomico

Ogni giovane partecipante si è presentato con un proprio ingrediente, il primo che saltava alla mente, si è arrivati poi a scrivere la propria ricetta. Non una semplice lista di ingredienti con un procedimento ma un racconto arricchito da esperienze personali, ricordi di famiglia e tantissima ironia: proprio come ha fatto Artusi

Grazie a tutti i curiosi che hanno partecipato e condiviso con noi le loro storie di cucina