Carteggio

Guidi Elisa (nipote) | 29/12/1906 | n.949

Lettera | Toscana

Trascrizione CCM

Pisa 29 dicembre 1906 ore 16

Caris(si)mo zio

La zia Rosa sta meglio, ma è proprio vero che le mie lettere sono come quelle di Cecco d’Ascoli, come Lei mi dice nella sua ultima lettera Volta la carta e peggiora, ma che farci? Ci si trova in circostanze così complicate che benché si cerchi di rimediare noi avanti di scriverle non ci si riesce ed abbiamo bisogno del suo aiuto. Lo stato di salute della zia Rosa, le ripeto è migliorato, ma quello della zio Paolo peggiora di giorno in giorno, è sempre fuori di se. I nipoti dello zio Paolo, certi nipoti, che questi non aveva mai ricevuto in casa, perché robaccia fanno delle gran prepotenze e con domanda della zia Rosa che è più in se del marito abbiamo dovuto farli richiamare dalla Questura, perché non li volevano ricevere in casa, ed essendo il domicilio inviolabile sono stati messi al posto, perché fino a che sono vivi nessuno ha diritto di entrarci di prepotenza. Le monache ci hanno dichiarato che con due infermi, ed uno sempre fuori di se, non possono seguitare l’assistenza senza una secolare assistente che le aiuti; perciò stasera abbiamo dovuto mandarvi oltre alle due monache che faranno la nottata ancora una donna la quale vuole £ 3 per fare la nottata e le monache £ 3,50 per l’assistenza di giorno e notte è una spesa esorbitante senza contare il necessario per vivere ai due infermi. Le faccio osservare, che le monache hanno voluto l’aiuto di una donna secolare la notte perché sono spaventate di questi nipoti, che l’altra sera ci andarono con prepotenza alle ore 21 e minacciandole se non li facevano passare. Ora perciò le dico, che bisogna provvedere a sistemare la zia Rosa fuori di casa prima che avvenga una disgrazia dello zio Paolo e se fosse sempre in casa chissa che noie le potrebbero dare, e noi per difenderla trovarci a dispiaceri, perciò la prego domani di mandare qua Marietta per poterci consigliare, e perché questa ci aiuti a provvedere perché babbo e noi non sappiamo cosa decidere, ed urge un provvedimento e un po’ di aiuto in questi gravi pensieri e responsabilità che abbiamo. Le camere all’Ospedale costano L. 15 al giorno, le monache che l’assistono non hanno da poterla prendere in casa loro, perché non hanno posto adattato per ora, per quella malattia. Perciò la prego per darci un po’ d’aiuto a prendere una decisione di mandarci Marietta, se a Lei scomoda di mandarla per un giorno solo, noi non sappiamo proprio cosa fare. Scusi di questa lettera scritta così sprecisa, ma siamo stati dalla zia tutta la mattina ed ora ci hanno mandato nuovamente a chiamare perché lo zio Paolo è peggiorato. Aff.ma nipote Elisa.

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