Carteggio

Cavina Giuseppe | 15/07/1909 | n.714

Lettera | Estero

Trascrizione CCM

Monteceneri [BO] 16 luglio 1909

Car(issi)mo Signor Pellegrino

Con quanto dispiacere intesi la di Lei determinazione di non portarsi ques’estate qui da noi al Monteceneri; di tale privazione la sentiamo tutti, perché Lei ralegrava il nostro soggiorno, ora ci sentiamo ratristati bisognerà rassegnarci conservando la piacevole di Lei memoria di cui il suo ritratto che conserviamo nella di Lei camera ci rinfresca a incancellabile memoria. La Marietta poteva anche in questo anno portarsi ai fanghi con me ai fanghi a Castello che sento ne ha avuto giovamento. Qui la stranezza della stagione non impedisce che abbiamo avuto un buon raccolto di grano, un’abbondanza eccezionale di susine di ogni specie, da non trovare a poco prezzo a chi venderle, così sarà dell’uva che alla abbondanza, vi si aggiunge una quantittà di vino in rimanenza senza nessuna richiesta di vendita; che abbisognerà votarlo giù le chiaviche, per fare posto a parte della nuova uva, senza avere la prevenzione di vendita, o di spedizione; essendo il prodotto di molto superiore al consumo. La Giulietta aveva preparato una colezione di nuovi dolci, la Maria, di minestre nuove da farle assagiare, e tutti sono rimasti con un palmo di naso. Mi permetterà che possa procurarmi il piacere di vederlo col farle poi una vistina a Firenze a volo d’uccello. Ora non resta che farle sentiti e cordiali saluti a nome di tutti di casa – estensibili anche alla Marietta – col massimo rispetto augurandole salute, lo riverisco. suo dev.mo aff.mo amico Giuseppe Cavina.

P.S. Dimenticavo di dire alla Marietta che i semi di Poponi inviati per posta, hanno fatto il cambiamento di diventare zucchetti – chiedesi il prezzo del seme – Ci ricordi a Francesco.

Immagini

Prec. Succ.