Carteggio

Cavina Giulia | 18/05/1907 | n.622

Lettera | Emilia-Romagna

Trascrizione CCM

Bologna 18 maggio 1907

Stimatissimo signor Artusi

Una cartolina illustrata, pervenutami stamane e portante i cordiali nonché graditi saluti suoi e di Marietta, mi dice ch’Essi ora si trovano a Pisa. Questo mi ha fatto molto piacere perché è segno ch’Ella si è ristabilito in salute, e di ciò ne gode. Tanto prima le avrei scritto, ed anche alla buona Marietta, tanto più che glielo avevo promesso: ma tutto il mese d’aprile l’ho passato senza la Maria la quale dovetti mandarla a casa ma perché sua mamma, che da ormai otto mesi, malata, desiderava l’assistenza delle figlie così per turno poiché sono sei e tutte al servizio a Bologna, soddisfaceva al desiderio ed anche al bisogno della madre loro: la quale trovasi sempre obbligata letto, con poche speranze di guarigione, trattandosi di malattia del cuore. In quel tempo, io presi una donnetta, che mi faceva la spesa e mi lavava i piatti al mattino, quando venivamo dopo pochi giorni questa ammalò, ed allora feci alla meglio perché non tornò Maria, è vero che avrei potuto andare dai miei fratelli ma Lei sa come io preferisco la mia casa e vi andavo la domenica. Circa alla fine di aprile, venne per salutarmi la signorina Melandri, ma con mio dispiacere non mi trovò in casa; fortuna volle che andassi proprio in quel momento ch’Ella e suo babbo stavano per salire in carrozza e andarsene. Ci salutammo in fretta, e mi promise che sarebbe tornata prima del matrimonio accettando di far colazione con me. Sinora non si è per ancho veduta, ed io aspetto di giorno in giorno l’arrivo di una venuta, così avrò il piacere di starmi un paio d’ore in compagnia di quella cara signorina, cui auguro ogni felicità. Tutti i conoscenti di costì stanno bene, compreso la signorina Dolatrono e la signora Macti la quale quest’ultima mi favorì giovedì di una gradita visita: le porgo per tutti i saluti poiché allorché li ho veduti me ne dettero imcarico: ecco fatto. Se senza suo disturbo mi conferma la speranza che ho ch’Ella stia bene gliene sarò gratissima. Intanto si abbia il ricambio de’ suoi cordiali saluti e i ringraziamenti della memoria che ha di me. Dev.ma Giulia Cavina.

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