Carteggio

Burresi Piero | 28/10/1909 | n.576

Lettera | Toscana

Trascrizione CCM

Paterna (villa Pettini) 28 ottobre 1910

Gentilissimo sig. Artusi

Da lungo tempo sono privo delle sue notizie, ma riconosco che la colpa è solo mia e della vita nomade da me condotta durante i mesi estivi. Mammà era persuasa che le avessi scritto dalla Svizzera e le dispiace che non l’abbia fatto. Ma Lei, sempre gentile, vorrà perdonarmi e sarà persuaso che nonostante il mio silenzio non l’ho dimenticata e ho spesso pensato a Lei col desiderio di rivederla in ottima salute. Eccomi ora a descriverLe come ho passato le vacanze. Siamo stati prima al mare a Viareggio e a Livorno facendo gite a Castiglioncello e a Marina di Pisa. Poi Mammà mi ha condotto subito in Isvizzera, ma obbligata per affari urgenti a tornare in Italia, mi ha lasciato in pensione presso una famiglia di suoi conoscenti tedeschi, il prof.re Stutz Hauser e signora, coi quali ho villeggiato a Seelisberg sul lago dei Quattro Cantoni, a 800 metri sul mare. Di qui coi figli dei sigg.ri Stutz e con altri pensionanti abbiamo fatto gite e escursioni bellissime, a Einsiedeln, a Altdorf, paesetto storico, a St. Jacob, ai piedi del Urirothstock. Il 10 settembre siamo passati a Friburgo, dimora abituale dei sigg.ri Stutz e sono stato contento di conoscere un’altra parte della Svizzera, sempre bella e pittoresca. Ai primi di ottobre sono venute a raggiungermi la Nonna (che miracolo, eh!) e la Mamma e siamo tornati a Firenze insieme fermandoci a Milano e Bologna qualche giorno. Con Mammà siamo stati a Berna, la caratteristica capitale elvetica, dalla quale le abbiamo mandato un saluto. Il 16 eravamo a Firenze e poi siamo venuti qua a goderci gli ultimi giorni di ottobre. Tante cose a Lei e sua gente e arrivederci a presto. Suo aff.mo figlioccio Piero.

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