Carteggio

Zattini (don) Luigi | 30/08/1901 | n.1762

Lettera | Emilia-Romagna

Trascrizione CCM

Bertinoro [FO] 30 agosto 1901

Preg(iatissi)mo sig. zio

Godo che Ella siasi ristabilito in piena salute siccome mi fanno supporre informazioni ricevute dal sig. Bandini. Tale notizia confermatami più volte dallo stesso mi ha raddolcito il dispiacere che provai nella mancata sua visita quassù. Quando seppi che Ella era alquanto indisposto, mandai la Mariuccia a Forli a farle visita, ma Ella era partito per costì proprio il giorno innanzi. Spero che Ella non avrà più alcun disturbo di salute. L’altro ieri mi scriveva il fratello e mi diceva che sarebbe venuto in Romagna col suo figlio Checco (cara creatura di 8 anni e pieno di buona voglia per lo studio, ha già dato l’esame di 4a ed è passato con diploma d’onore alla 5a elementare) nel prossimo settembre. Mi manifestò la sua intenzione di prendere un biglietto circolare con fermata costì, onde vedere Lei e farle vedere il fanciullo, che è tanto grazioso. Io non ho risposto ancora alla sua lettera perché non so se, o no approvare il suo divisamento, prima di tutto perché non son certo se Ella lo vedrebbe volentieri, e non so nemanco se Ella a quell’epoca si troverà a Firenze. Ad ogni modo è bene che io La prevenga perché se Ella non si trovasse a posto, oppure non volesse vederlo, possa rispondendo alla di lui lettera avvisarlo. Del resto, signor zio, mio fratello si può dire che è stato un mattoide in famiglia, che ha sciupato danaro e non ha avuto voglia di far niente, mentre poteva con le doti naturali, che aveva fare una splendida carriera ed oltre il farsi una bella posizione nella società, avrebbe potuto fare un grande onore alla famiglia. Ma fuori di casa, non ho mai saputo abbia fatto azioni disonoranti, almeno a me non furono note. Ora però so per certo che si porta bene ed essendo io stato due volte a Palestrina, mi sono assicurato che colà gode buona riputazione. Io non so proprio quali o quanti disgusti abbia a Lei dato perché nessuno me lo ha mai detto: so però che dei dispiaceri dovevano avergliene procurato quando io era ancora fanciullo; ragione per cui Ella si è da lungo tempo mostrato corrucciato con lui. Se mai venisse costì col figlio voglia usargli indulgenza plenaria per il passato, poiché il presente suo portamento è assai diverso. Non occorre che io rammenti a Lei quanto sia nobile il perdono delle offese perché Ella potrebbe a buon diritto insegnarlo a me. Mi spiacerebbe, signor zio, se questa mia recasse a Lei disturbo, pur tuttavia ho creduto prudente prevenirLa delle intenzioni di Nicola. Noi stiamo bene: alli 15 agosto abbiamo avuto una gradita visita della sig(nori)na Enrichetta Morandi della Sina e di Nino ed oh! con quanta soddisfazione di tutti abbiamo passato insieme due giorni. La Mariuccia non aveva mai visti quei nostri parenti che veramente ci fanno onore. Io li aveva visti a Lugo per la 1a volta nell’aprile del 1900 solo di sfuggita. Saluti cordiali alla Marietta ed a Francesco. E Lei sig. zio gradisca i miei ossequi e quelli della Mariuccia mentre con affetto mi raffermo dev(otissi)mo aff(ettuosissi)mo nipote d(on) Luigi arcidiacono Zattini.

P.S. Ieri l’altro la Congregazione di Carità fece l’asta della casa, che era un tempo del sig. Lorenzini e se alcuno non porrà la vigesima verrà deliberata definitivamente il 10 p(rossimo) v(enturo) settembre a favore dell’unico afferente sig. commendatore Novelli Ermete (il celebre comico) per il prezzo di £ 5.050. Non sono pagati, per modo di dire neanche i coppi. Vale.

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