Carteggio

Trevisanato Federico | 26/03/1908 | n.1674

Lettera | Veneto

Trascrizione CCM

Venezia 26 marzo 1908

Preg(iatissi)mo signore

Si io come mia moglie essendoci fatta una abitudine quasi quotidiana di consultare il suo libro, ne viene di conseguenza che tutti i giorni, si può dire, ci rammentiamo di Lei. La sua supposizione non ha fondamento, come può di leggeri comprendere. Se da vario tempo mi astenni dallo scriverle lo attribuisca non a dimenticanza ma a timore di importunarla. Riceverò con vero gradimento la dodicesima edizione che mi annuncia della Scienza in cucina, che pure anche mia moglie tanto desidera avere, arricchita fra questa e la precedente di 46 nuove ricette, se non sbaglio. Di queste contenute nell’edizione undicesima, ebbe la gentilezza, prima della pubblicazione di mandarmene distinta. Di queste mi prende il desiderio di metterle alla prova, avendone di parecchie inteso parlarne, ed anche assaggiate a certi pranzi che non ricordo. In un libro di cucina veramente recente, e che ad ogni edizione si modifica secondo le esigenze non devono mancare. Altrettanto si deve poter dire delle sei nuove ricette che mi annuncia, e che sarei curioso di conoscere. Sa è ben strana come alla prima apparizione del suo libro nessun editore intendesse pubblicarlo! ed ora si trova uno tanto audace da contraffare l’edizione! Se ha pensato a porsi sotto la tutela delle leggi per i diritti di autore credo abbia fatto bene, giacché non parmi che le pratiche sieno lunghe e costose. Comprendo come deva avere provato dispiacere per il brutto tiro usatole. Questo vero atto di brigantaggio per cui uno si appropria il frutto dell’ingegno e delle fatiche di un’ altro si chiama gentilmente stampare un libro senza il consenso dell’autore, e niente altro! Però ad onta di ciò a quanto mi è dato rilevare le edizioni del suo libro ora si susseguono più di frequente. Dimo[do]ché mentre questo è sempre più ricercato, l’edizione contrafatta deve avere avuto poco esito, e tanto minore lo avrà se solleciterà la pubblicazione della dodicesima edizione. Godo di saperla in buona salute, e desidero la conservi ancora a lungo. Con pari affetto e cordialità concambio i di lei saluti. Dev.mo Federico Trevisanato.

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