Carteggio

Trevisanato Federico | 08/02/1906 | n.1666

Lettera | Veneto

Trascrizione CCM

[Venezia] 8 febbraio 1906

Egregio signore

I pasticci di maccheroni che più di qualche volta feci eseguire li feci cuocere nel forno della cucina economica entro una casseruola stagnata, senza manico però. Dal fatto che la pasta, meno la parte scoperta al bisogno, rimaneva tenera, mi persuasi che il pasticcio và cotto altrimenti. Dal di lei libro parmi comprendere deva cuocersi entro una teglia che lascia il pasticcio quasi tutto scoperto, permettendo la buona cottura. Mi sarebbe gradito qualche suo schiarimento in proposito. Il lievito di birra indicato nelle sue ricette può essere surrogato dal lievito venduto dai fornai sotto il nome di lievito di Vienna o ne è la medesima cosa? Come ben rileva ho spesso ancora sottomano il di Lei volume, che non è un formulario di ricette come tanti, ma un vero trattato d’insegnamento della cucina! Per me lo pongo fra i libri più utili che abbia letti e che consulti, giudicando che apprendere alquanto di questa scienza o arte, che si dica, sia di incontestata utilità sì dal lato dell’igiene, come dell’economia domestica. Gradisca i miei distinti ringraziamenti ed ossequi. Dev.mo Federico Trevisanato.

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