Carteggio

Melandri Francesca | 13/04/1908 | n.1239

Lettera | Emilia-Romagna

Trascrizione CCM

Lugo [RA] 13 aprile 1908

Sig. zio

Prima di tutto per agoralgli bona Pasqua e bone feste ha lei e Marietta e Francesco di felici aguri ha tutti. Ora poi gli diro che per i tanti dispiaceri provati sono caduta amalata con una forta bronchita con forte febre e tosse da dover stare in letto per un mese e ora mi alzo dal letto da pochi gorni con una debolezza che le gamba non mi regive e quel pochio che giro mi tocca prendere il bastone vede a quel punto mi sono ridotta tutto questo le stato per non aver voluto prendere il fondo e non volere fare debiti sopra alla mia robba. Si figura sono stata rimproverata da tutti la famiglia di mio fratello e anche dal sig. Righi che anche lui non mi ha risparmiato i rinproveri unito col fratello e famiglia ma io ho tenuto duro e non ho voluto saperne da fare debiti. La mia roba e libere e voglio resti libere ma dopo ha questo si sono messi in testa che io abbia i denari da prenderlo e non lo abbia voluto prendere e allora giù con rimproveri peggio di prima ma creda pure sig. zio che i danari non li ho se li avessi avuti lavrei preso e cosi non mi sarei guadagniata una malatia per i tanti dispiaceri provati e poi come la pasavo per lavenire non ci posso pensare. Essendo rimasto senza niente chisà che tormento che di contino per me sarà questa disgrazia la colpito lui ma ma veda pur troppo che una parta e grande colpisse me non posso pensare al mio avenire e suo senza rabuonnire dal dolore e pensando ha tutto e basta. Lo prego del più assaluto silenzio di quanto ho detto. Tanti saluti da me di tutto cuore e saluta Marietta e Francesco e di nuovo tanti saluti ha lui sua nipote F. M.

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