Carteggio

Melandri Francesca | 21/03/1901 | n.1225

Lettera | Emilia-Romagna

Trascrizione CCM

Lugo [RA] 27 marzo 1901

Sig. zio

Colla presente mia per agorarle una bona Pasqua e bone feste uniti i suoi di casa. Devo poi dirvi che nella mia ultima mia che non mi ha capito scrivo così male di non capire niente cioè io volevo dire lire diecimile conpreso la spesa delli avocati per lafare della Emaldi compreso tutto doni e spese £ 10000 in quanto poi a mio nipote non essendo pasato nelli esami mio fratello non lo voleva più mandare ha scuola mio nipote l’aveva presa coi profasori e non era più convenienza ha mandarlo ha scuola ha Lugo nel nostro colegio e allora dissi ha mio fratello Cosa voi farne prendelo con te mi disse che i lavori erano cativi e tante cose che non gli potei dar torto e in fine gli dissi cosa voi farne di un vagabondo tutto tutto il gorno ha corere in bicicletta per il paiese e anche sua madre mi prego di parsovaderlo ha meterlo ha Faenza ce lo dissi ma anche questo non ne voleva sapere e allora io scrissi alla Colomba e combinai per la dozena e gli forni un letto e gli diedi i denari della tassa per essere amesso nel Colegio e gli disse và e cerca di far bene diversamente non ne voglio sapere più nepure io se non fai bene vedremo poi per ora pare che vada bene abastanza vedremo poi negli esami come se la caverà bada sig. zio che le quello dei tre anni che ripete la medessima la quarta ginesiale e quello dei tre anni che ripete se deve fare così in quinte finisse ha venti anni per havere la licenzia genesiale. Almeno avesse quella le ben pocha cosa ma se non si pol fare di più bosognerà contentarsi se la sua inteligenza non potrà fare di più ho pure che non ne abia tanta voglia di studiare. Almeno potremo dire di aver fatto di tutto per il suo bene e voglio sperare che per lavenire fassia meglio lo spero di cuore ora poi suo padre gli dà £ 20 alla Colomba ma lire venti sono poche e sicome sa che io pure gli passo il fitto e anche una parte del anno del grano e così gli do qualqua cosa di più per Antonio di modo che un pocho mio fratello e il resto io con dei sacrifici da ambe le parti per vedere se ci fosse modo che venisse bene lo voglio sperare in quanto alla Sina non so che ci sia nulla di serio mio fratello non mi ha detto niente ho pure in quanto al caffe che ha preso mio cogniato quello le un lavoro se non farà un gran bene non farà neppure male. Essendo un lavoro discretamente inviato bene abastanza e non mi dispiace speriamo bene. Dunque queste sono le cose come stano vede che ho sempre dei pensieri e dei sacrifici continio che non si finisse mai. Prima per i fratelli e ora i nipoti che destino. Basta. Lo saluto e saluta Marietta e Francesco e voglio sperare che di salute stia bene lo saluta di cuore sua nipote Melandri Francesca.

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