2013 - Margarita Araneta Fores e Miro Mancini

Margarita Araneta

L’imprenditrice filippina che, innamorata dell’Italia, ha aperto una catena di ristoranti di cucina italiana e nel 2012 “Casa Artusi Filippine” a Manila.

Margarita comincia la sua carriera culinaria nell’autunno del 1986, quando viene in Italia per un soggiorno dedicato alla cucina e si immerge nella cultura e nelle bellezze del nostro Paese. A Firenze, a Milano e a Roma grazie a tre signore appassionate di cucina, avvia la sua formazione: fa lezione il mattino direttamente nelle loro cucine, impara a trovare gli ingredienti freschi al mercato, e poi a cena in diversi ristoranti dove i i suoi mentori continuano l’insegnamento.

Così Margarita impara a preparare e cucinare la pasta, i sughi Italiani tradizionali, la pizza e molto altro ancora.

Dopo il suo ritorno nelle Filippine nel 1987 avvia un festival del cibo, “Italia in Bocca”, e successivamente un’attività di catering chiamata “Cibo di M” che ottiene un successo straordinario.

Dopo dieci anni apre il primo ristorante, “Cibo”, che propone un ricco menu con antipasti, zuppe, insalate, paste, secondi, pizza, dolci della cucina italiana. Oggi, “Cibo “, è una catena con undici punti nei maggiori centri commerciali della Metro Manila, e continua a ricevere riconoscimenti e nomination per premi quali “Miglior Ristorante Delle Filippine”.

D’altro canto il catering di Margarita, conosciuto per il suo menù autentico e personalizzato e per lo stile di una cucina domestica, non solo Italiana ma anche tradizionale Filippina, caratterizzato dall’uso di prodotti locali e importati freschi e di altissima qualità, continua ad essere uno dei più richiesti a Manila. “Cibo di M” è oggi il catering ufficiale del presidente della Repubblica delle Filippine, per i banchetti statali, i ricevimenti “Vin d’Honneur”, le celebrazioni del Giorno dell’Indipendenza Filippina, così come in altre celebrazioni ed eventi ufficiali.

Margarita ha anche aperto, nel 2003, un ristorante di classe che propone i migliori piatti italiani. “Pepato”, questo il suo nome, è stato votato come uno dei “Ristoranti di Maggior Qualità”.

Nel 2009 ha aperto “Lusso” al “Green Belt 5 Mall” all’Ayala Center, un’enoteca gastronomica dal gusto tutto europeo, ispirato all’Harry’s Bar a Venezia.

Sempre nel 2009 ha aperto formalmente la sua azienda, “M Concepts & Style”, rappresentazione della sua ingegnosità in tutto ciò che è legato allo stile di vita con le diverse etichette: “Gastroteca di M”, per il cibo, le delicatessen e i prodotti artigianali; “Casa di M” per i prodotti della casa; ” Fiori di M Food & Florals Scapes ” per creazioni floreali stilizzate e uniche che usano scarti della natura, materiali riciclabili e piante vive.

Nel marzo 2013 Margarita e Alvin Lim hanno aperto “Grace Park”, un Ristorante all’avanguardia, luogo di incontro della cultura filippina del naturale, del biologico, dove i prodotti derivano direttamente dalla sua fattoria. La punta di diamante di tutte le sue strutture.

Margarita ha scoperto con Casa Artusi, il lavoro di Pellegrino Artusi e ne ripropone la filosofia e le ricette tratte dal manuale di cucina più famoso al mondo. Per questo nel maggio 2012 ha avviato “Casa Artusi Filippine”, punto di riferimento non solo per i Filippini, ma per tutta l’Asia, in quanto centro enogastronomico costruito per onorare l’arte e la scienza della cucina delle case italiane. E’ una collaborazione di valore inestimabile che rafforza la presenza della cucina e della cultura Italiana nelle Filippine, così come nel resto della regione dell’Asia del Pacifico .

Quest’anno Margarita, alla Festa Artusiana, preparerà alcuni piatti tradizionali tratti dal suo “Kulinarya” : una rara e ineguagliabile opportunità di conoscere la cucina Filippina.

Il Premio Marietta ad honorem 2013 a Margarita Araneta Fores che, imprenditrice e cuoca di Manila, promuove la cucina italiana nelle Filippine e dintorni, con passione e competenza. Sostenitrice del pensiero e dell’opera artusiana, ha aperto, in accordo con il centro di cultura forlimpopolese e per le medesime finalità di formazione e ristorazione, Casa Artusi Filippine.

Miro Mancini

Forlimpopolese d’adozione, Miro Mancini ha iniziato ad apprendere il mestiere sul finire della seconda guerra mondiale, quando a 12 anni, verso le due di mattina raggiungeva in bicicletta il lavoro e tutto scarseggiava: il cacao era introvabile, le uova erano vendute a peso d’oro, lo zucchero razionato. Per conservare il gelato si usavano mastelle foderate di sughero e poi tanto ghiaccio e sale. Insomma un’epoca fa.

Carpiti i segreti dell’arte della migliore pasticceria presso un importante locale frequentato dalla “Forlì bene” del tempo, Miro a 25 anni decide di mettersi in proprio e trasferirsi a Forlimpopoli, dove pareva che ciambella e zuppa inglese potessero bastare per addolcire le giornate di festa.

Da allora non l’ha fermato più nessuno.

Mago dei gelati con frutta vera, latte intero e uova fresche, creatore di memorabili semi-freddi, specialità della casa, e bomboloni, Miro ha conquistato non solo i forlimpopolesi, ma tutti coloro che la domenica venivano, con l’acquolina in bocca, in pellegrinaggio a Forlimpopoli per visitare la pasticceria Mancini.

Ha allietato la vita con zuccotti, meringhe e tartufi al gianduia, ha preparato un’infinità di torte nuziali e ha lavorato in Europa, al seguito di personaggi che nel giorno del matrimonio chiedevano una torta speciale. A lui si rivolgevano prestigiosi locali come il ristorante Casali di Cesena o l’Hotel a Cesenatico dell’amico Giorgio Ghezzi, intramontabile portiere del Milan. A proposito: l’altra grande passione di Mancini è sempre stata il calcio, mai abbandonata nel corso degli anni.

Nel 1963, sposa Argentina che diventerà partner inseparabile anche nel lavoro e a cui dedicherà, per la gioia dei clienti, la omonima torta.

Maestro di tanti giovani-apprendisti, lascia la sua Forlimpopoli nel ’76 per diventare un professionista giramondo. Nel 1980, in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II in Romagna, è uno dei pasticceri incaricati di preparare l’artistica torta alla frutta che chiude in bellezza il pranzo d’onore a Forlì.

Nel 1981 viene chiamato ad East London, a 1.000 km da Città del Capo in Sud Africa, per aprire una scuola di gelateria (usando le uova di struzzo) e gestire un locale tutto suo.

Nel 1986 riapre la pasticceria Mancini a Forlimpopoli, nella sede storica di Via Costa, dove con Argentina e il figlio Stefano, continua fino al Duemila ad addolcire la vita a tutti i suoi numerosissimi clienti che venivano da ogni dove.

In pensione dall’età di 68 anni, dopo 57 anni di lavoro, Miro continua ad occuparsi delle sue passioni: calcio e buona cucina, senza rinunciare a regalare a qualche amico un semifreddo memorabile, qualora se ne presenti l’occasione.

“A Miro Mancini, il Premio Marietta ad honorem per aver saputo, nel corso di una lunga e soddisfacente carriera professionale, insegnare a tanti giovani la passione per un lavoro allettante, e far apprezzare, ben oltre i confini territoriali, l’arte della pasticceria made in Forlimpopoli”.