Burresi Piero | 08/07/1908 | n.572
Trascrizione CCM
Venezia - Lido - Hotel Laguna 8 settembre 1908
Gent.mo sig. Artusi
Eccomi a dedicarle un’oretta del mio riposo dimostrandole così che non dimentico i buoni amici lontani ai quali, con Piero, rivolgo spesso il pensiero affettuoso desiderando averli a noi vicini per metterli a parte dei nostri piaceri e dei nostri godimenti. Sono partita da Firenze con Piero e Ginevra agli ultimi di agosto. Mi sono fermata una notte e un giorno a Padova per fare vedere alla mia gente la bella città, e siamo dopo venuti direttamente al Lido. Pel soggiorno il Lido allegro e signorile è ancora frequentatissimo non solo dai Veneziani che vengono a passarvi la giornata, ma anche da numerosissime famiglie italiane e più numerose ancora le famiglie straniere che vestono abiti dalle fogge più strane (ungheresi, serbe, montenegrine) e parlano le più orribili favelle. Ho veduto qualche faccia fiorentina, ma relazioni veramente non ne ho trovate qua e non me ne lagno, perchè così possiamo godere della più sconfinata libertà e non perdiamo tempo in chiacchere inutili qua dove il tempo è prezioso. La mattina facciamo il bagno al Nuovo, grandioso stabilimento che però manca di una bella rotonda in mezzo alle acque come le simpatiche piattaforme degli stabilimenti viareggini e livornesi. Un altr’anno sarà pronto lo stabilimento dell’Excelsior e quello possiede due belle terrazze sul mare nell’acqua come piacciono a me. Tutti i giorni andiamo in città e abbiamo visitato di già un monte di belle cose che io ho rivisto con piacere e che rendono Piero entusiasto. Venezia è tutta un museo di splendori artistici! Abbiamo avuto fortuna anche nell’albergo dal quale godiamo una vista incantevole sulla Laguna. L’ambiente è signorile, il vitto eccellente, tutto più caro adesso che all’Hotel d’Italia ed altri buoni alberghi di Viareggio e di Livorno, ma nell’insieme è un soggiorno delizioso! Ci tratterremo qui fino agli ultimi di settembre se la stagione continua ad essere buona e bella come oggi. Abbiamo avuto delle stravaganze di tempo nei giorni passati con un temporale fortissimo e grandine, ma ora il tempo sembra ben rimesso e speriamo duri così per permetterci di fare altri bagni. Ora che le ho parlato a lungo di noi, spero di ri[ce]vere le notizie sue e della sua gente. Mi parli anche della marchesa Guidi, la prego, dandomene l’indirizzo. Gradisca, intanto, insieme ai miei più cordiali saluti e doveri di Ginevra qui presente. Dev.ma aff.ma sua Luisa Burresi Pettini.
Carissimo padrino
Da diversi giorni le volevo scrivere, ed oggi scrivendole mammà ho subito profittato dell’occasione. Io sto benissimo ed ho fatto diversi bagni. Venezia mi ha entusiasmato. Domenica siamo andati in S. Marco, ché gli altri giorni è chiusa per restauri. Ho visto poi tante altre chiese, il Palazzo Ducale, la Giudecca e il Redentore, e tante altre cose. La nostra pensione è situata in un punto incantevole: in faccia Venezia, a destra la graziosa isoletta di S. Lazzaro. Noi ceniamo nel grazioso giardinetto sulla laguna prospiciente la magnifica città. Faccio anche molte passeggiate sulla spiaggia ed avevo raccolto molte conchiglie, che poi ho gettato via non essendo niente di bello. Tante cose alla sua gente ed un abbraccio a Lei dal suo obb.mo aff.mo figlioccio Piero.