Bonavita Antonio | 02/05/1907 | n.398
Trascrizione CCM
Forlì 2 maggio 1907
Signor Pellegrino
In riscontro alla pregiata sua in data 30 u(ltimo) d(ecorso). E’ da molto tempo che non le scrivo e mi dispiace di fare poca bella figura. Informandolo di ciò che qua succede le avrei procurato il malumore, nascondendole la verità avrei mentito; per evitare l’uno e l’altro e nella speranza che si risolvesse in qualche modo l’agitazione, sono arrivato ad oggi. Ora che sono nell’argomento le racconterò qualche cosa. La Virginia nipote del povero Carlino, sposa a Brasini, possede un poderino poco distante da Forlì; per ragioni indipendenti dall’agitazione aveva licenziato il colono ed ora à il podere boicotato e non gli è possibile fare altro colono. Questo fatto l’ha impensierita non avendo altri proventi all’infuori della rendita del poco terreno che possede. Per risentire il minor danno possibile nell’anno venturo, à creduto di seminare a mezzo del marito e del figlio, non potendo trovare operai che si prestassero per la semina del trifoglio e della medica per il prato dell’anno venturo. Non lo avesse mai fatto, a mezzo del suono dei corni, i coloni si avvertono e in meno di quanto si può pensare accorrono sul luogo e con insolenze, minacce e qualche cosa altro impediscono di esercitare un diritto. La forza viene in generale soprafatta dal numero e a ben poco vale. Quando la Virginia, il marito ed il figlio sono usciti dal podere, la truppa à dovuto fare cordone per un certo tratto di via. Sono stati tormentati anche in città e quel disgraziato di Brasini forse per un fatto nervoso è andato fuori di se. Ora pare vada meglio. Fatti simili sono accaduti a diversi altri quale l’affittuario del mio podere vicino a Forlì. Non mi allungo perché troppo lo infastidirei. Gordini come sa è stato licenziato. La cosa è nota a tutti, ma nessuno si presenta a chiedere il podere. E’ venuto il capo della lega di S. Andrea per chiedere la rafferma del Gordini; gli ò risposto che non è possibile succeda quello che va succedere. Pareva volessero venire da lei, ma credo abbino abbandonato l’idea. Faranno tutto il possibile perché rimanga incolto il podere. Qui incomincia proprio a regnare l’anarchia e se così si continua non so dove si andrà a finire. Il modulo che il mandato di procura a favore del mandatario abilitato Carpi Giuseppe di Forlì lo accludo alla presente. Deve servire per intervenire all’udienza della R(egia) Pretura di Bertinoro nel giorno 29 maggio e in altra successiva dato che il Gordini non intervenga alla prima. Il Gordini si chiama Pirini Rinaldo. Il mandato di procura deve essere vidimato dal Presidente del tribunale di Firenze. Il conto glie lo rimetterò a pena ò un poco di tempo; per il rimborso non si prenda premura. Saluti la Maria e gradisca auguri di pronta guarigione. Dev.mo Antonio Bonavita.